Ho trovato un bulldog nel ingresso
L’illuminazione in una casa, spesso arriva alla fine. Pensiamo ai muri e pensiamo alle rifiniture. Il giardino deve essere proprio come lo immaginiamo fin da piccoli e la porta del garage deve avere quella comodità di apertura anche la sera tardi.
Pensiamo con una certa attenzione ai rubinetti e riusciamo anche a coordinare asciugamani e copriletto e le luci arrivano alla fine, perlopiù in un tempo che potremmo definire: “Fuori budget”.
E però, quanto una bella casa arredata in modo importante, che ci accoglie e ci ripara dalle brutture del mondo e dalle fatiche del quotidiano, senza begli oggetti di illuminazione perde carattere?
Le case poi, spesso, non sono lussuose e ricche come le ho immaginate all’inizio.
Dove abitiamo poi è più frequentemente un aggiustamento dei nostri sogni in favore del reale, un compromesso tra quel che volevamo e di quel che abbiamo trovato nella città che ci accoglie.
Ecco dove l’arredamento ci aiuta a farla diventare finalmente nostra. Ma le luci?
Non sempre per fortuna ma spesso sono le cenerentole della casa. Non ci pensiamo o ci pensiamo troppo tardi. Siamo più propensi a personalizzare con soprammobili e piante spesso effimeri e dei quali ci pentiamo velocemente che con la giusta l’illuminazione.
Io stesso, che mi spingo in questa analisi, ci ho messo tre anni a cercare l’illuminazione giusta, l’atmosfera a me più consona per il mio appartamento, per lo spazio che devo e voglio frequentare tutti i giorni e per lo spazio dove accogliere e incontrare persone care.
Allora ingenuamente mi sono chiesto: che tipo di lampada ci starebbe bene in questo angolo? E un po’ andando a caso, un po’ facendomi consigliare da esperti che però non mi conoscevano, ho acquistato oggetti anche belli ma che non c’entravano niente con me e con quel che sono.
Ho capito solo dopo alcuni tentativi che la domanda giusta non è: quale lampada comprare?, ma invece: che tipo di personalità ho, che tipo di atmosfera voglio vivere, in che clima, sentimento, voglio accogliere le persone che mi cercano o che ho voglia di avere accanto?
E mi sono detto. Ho voglia di scherzare, di avere uno sguardo il più allegro possibile anche quando arriva la brutta notizia. Voglio provare a stare sereno anche nella tempesta e voglio non prendermi troppo sul serio. Voglio non essere lamentoso e non pensarmi da vecchio in giacca e cravatta a parlare di cose opportune o peggio in vestaglia e pantofole perennemente a parlare con personaggi televisivi che forse non esistono nemmeno nella realtà.
Voglio giocare. Voglio sentire sul collo un continuo leggero venticello creativo e ironico e voglio vivere con il labbro alzato, preparato alla battuta e al sorriso.
Detto questo, ho scoperto che una pentola anni 50, arrugginita e un po’ ammaccata con una portalampade ben fissato potrebbe essere la lampada ideale per il mio studio. Potrebbe essere un’invenzione unica di un artigiano divertito del suo lavoro e potrebbe essere un cartone del latte forato e dipinto dai miei bambini un ottimo paralume.
Potrebbe essere una scultura la mia lampada ideale!
Ed ho trovato uno bulldog che regge in bocca tre lampadine che fanno un’ottima luce senza essere coperte da nessun paralume.
Brutale e coraggiosa. Dirompente e divertente è diventata subito la mia applique.
Come quei trofei, a mio parere volgari e violenti, di animali uccisi e poi ulteriormente umiliati con l’esposizione della loro testa a mo’ di trofeo attaccata la muro, la lampada Amsterdam della ditta Karman, mostra la testa di un bulldog, come vi dicevo, in una porcellana opaca e colorata solo di un bianco straniante, che ironizzando i trofei di violenti cacciatori, introduce in casa un personaggio spavaldo e simpatico che tiene in bocca i cavi della luce con tre lampadine attaccate, come se le avesse strappate dall’impianto proprio in quel momento e fiero ne facesse orgogliosa mostra.
É un fumetto, un’illustrazione di un libro fantastico. Il disegnino arguto di una vignetta molto sarcastica.
Io abito in una casa molto allungata. Casa mia, il mio appartamento, è una piccola casa che si sviluppa in un eccentrico, lunghissimo corridoio. È un corridoio utile per far imparare ai piccoli ad andare in bicicletta senza ruotine nei giorni di piaggia. È lungo e con tendenze cupe.
La porta principale è quasi a metà di questo corridoio. Gli ospiti impreparati entrando, come su una frontiera, girano la testa prima a sinistra e poi a destra cercando di capire da che parte affrontare il cammino, finché comprendendo il disagio non stendo la mano verso lo studio o dalla parte opposta verso la sala da pranzo, a seconda di che tipo di incontro sia… è proprio lì, bello, presuntuoso e sfacciato che il mio Karman bulldog fa bella mostra di sé!
Si apre la porta, entra il nuovo arrivato, si imbatte immediatamente nella scultura lampada attaccata al muro all’altezza giusta, e in quel momento, da quando il mio trofeo è lì, sempre, scatta una piccola risata dell’ospite.
Chiunque. Dai parenti anche tra i più serpenti fino alla signorina che mi vuole vendere il nuovo, vantaggiosissimo e imperdibile contratto di distribuzione qualcosa, scatta la piccola ristata che allieta e come un buon benvenuto, crea il clima giusto per non prendersi troppo sul serio e vedere la vita con un grammo di leggerezza in più.
Il mio bulldog ha un po’ cambiato la mia vita. Quante sere rientrando dal solito conflitto giornaliero di clienti e traffico lui è lì ad accogliermi buffone e mi strappa un sorriso? Quante volte, telefonate teste cambiano perché nel flusso delle parole mi metto a spengere e accendere il mio trofeo?
Ecco è così. La vita che voglio è così. Non mi posso aspettare di non avere mai delusioni o conflitti. I dolori e le sconfitte sono dietro l’angolo, ma è così che la voglio la vita. Presa con ironia. Giocandoci su. Rispolverando più che posso quel brio bambino che conosco bene e che quando si assopisce un po’, posso risvegliare con il click dell’interruttore.
La lampada Amsterdam è nella collezione di Cantiere 14.
Vieni a conoscerla. Te la presenteremo volentieri come tutti i capolavori della ditta Karman
LAMPADA AMSTERDAM
- Designer: Matteo Ugolini
- Categoria: Applique, Indoor
- Materiali: Struttura in ceramica opaca bianca
- Descrizione:
Indoor –
Applique
41 x 25 cm
3 x max 10W LED E27
La lampada Amsterdam entra di diritto nel fantastico e luminoso “zoo di Karman”: ispirata a un bulldog di casa nella capitale olandese ma famoso in tutto il mondo…
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